Associati al CISBA
Perchè associarsi? Se non bastano i motivi qui sopra...leggi di più sul CISBA e su come diventare socio!
Osservazioni e contributi al Documento Preliminare del Piano di Tutela Acque Regione Toscana 2024
Con la delibera 115 del 12 febbraio 2024 la Regione Toscana ha avviato il procedimento di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque (PTA) regionale, previsto dall' art.121 del D. Lgs n.152/2006 "Norme in materia ambientale". Il PTA costituisce lo strumento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici superficiali e sotterranei, la protezione, valorizzazione e la gestione delle risorse idriche.
Contestualmente la Regione Toscana ha dato avvio al percorso di informazione e partecipazione, invitando formalmente (le istituzioni, le associazioni e) i portatori di interessi a partecipare e inviare eventuali contributi.
Il documento che costituisce il contributo elaborato e trasmesso dal CISBA, è scaricabile qui
Nuove e importanti opportunità per i soci CISBA!
Gruppi di lavoro
Per favorire il dialogo e la collaborazione fra i soci impegnati nel monitoraggio degli elementi di qualità biologica, il Consiglio Direttivo CISBA ha deliberato la costituzione di quattro Gruppi di Lavoro: essi saranno coordinati da un Consigliere, opereranno nel rispetto dei principi e degli obiettivi del Centro Studi e dovranno dotarsi del programma delle attività.
I Gruppi di Lavoro sono dedicati all’approfondimento di tutti gli aspetti relativi al monitoraggio di: 1) Macroinvertebrati bentonici 2) Diatomee 3) Macrofite acquatiche 4) Fauna ittica.
I Gruppi di Lavoro non solo condivideranno informazioni sulle procedure di campionamento, di analisi e di classificazione dei corpi idrici ma potranno anche organizzare workshop e webinar dedicati; potranno proporre aggiornamenti dei metodi ufficiali e si faranno carico di trovare risposte ad eventuali quesiti specialistici, anche mediante il coinvolgimento di esperti esterni al Centro Studi.
Partecipare a questa iniziativa è facile: l’interessato dovrà far pervenire la propria richiesta attraverso l’apposito modulo, tenendo presente che non è possibile partecipare a più di due Gruppi di Lavoro; il Consiglio Direttivo valuterà l’accettazione sulla base del curriculum formativo inerente alla tematica scelta e sulla base del numero di domande pervenute.
Per rendere operativi i Gruppi di Lavoro entro la fine del corrente anno, è necessario che le richieste di partecipazione pervengano alla Segreteria entro il 30 settembre 2024.
Scarica il Modulo di partecipazione
È possibile approfondire l’argomento leggendo il Regolamento dei Gruppi di Lavoro
Programma di formazione CISBA 2024
Dopo approfondita discussione, il Consiglio Direttivo CISBA ha deliberato il programma formativo per l’anno in corso. Esso si compone di 10 corsi di formazione in presenza, di cui cinque di livello base e cinque di livello avanzato. Accanto a corsi storici -quali quelli sul macrobenthos fluviale, sulle macrofite fluviali o sull’elaborazione statistica dei dati ambientali - vengono proposte occasioni di formazione relative a nuove e interessanti tematiche quali il monitoraggio dell’avifauna in ambiente marino o il riconoscimento dei molluschi di acque salate e di transizione e il benthos di fondi duri marini.
Come sempre i corsi verranno organizzati con la preziosa collaborazione di prestigiosi Istituti di ricerca e con l’insostituibile supporto del Sistema Agenziale e verrà richiesta l’attribuzione dei crediti ECM per i biologi.
Il CISBA può erogare formazione solo per i propri Soci ed è pertanto necessario che gli “esterni” procedano all’iscrizione al Centro Studi per poter partecipare agli eventi.
Il primo corso di formazione del 2024 è di livello avanzato ed è dedicato allo studio degli Oligocheti delle acque dolci; si svolgerà a Verona dal 14 al 17 maggio.
Biologia Ambientale on line
La Rivista dell'associazione dal 2018 è pubblicata esclusivamente online, consentendo una maggiore flessibilità editoriale e la riduzione dei tempi di pubblicazione degli articoli, una volta che siano stati approvati dalla Redazione. La rivista è suddivisa in due sezioni: Lavori originali e Informazione & documentazione. Quest’ultima contiene tre rubriche: Esperienze, per resoconti, dibattiti, note tecniche e opinioni su varie tematiche della biologia ambientale, nonché sintesi di lavori già pubblicati; CronacAmbiente, per servizi e inchieste che riguardano svariati comparti ambientali, temi della sostenibilità ambientale, interviste a persone impegnate nella tutela dell'ambiente e divulgazione di buone pratiche comportamentali; Recensioni, per segnalazioni ragionate di testi di particolare interesse o attualità per la biologia ambientale.
Ultima pubblicazione
Alluvioni, demografia e consumo di suolo di G.C. Perosino
L’autore esplora le conseguenze degli eventi meteorologici estremi favoriti dai cambiamenti climatici, relazionandole al consumo di suolo e alla densità di popolazione nelle aree di pianura e di bassa collina.
I bioindicatori della crisi climatica e ambientale negli ecosistemi terrestri Il volume, realizzato dal professor Roberto Bargagli, è stato pubblicato in formato digitale come supplemento a Biologia Ambientale 2022. Rispettando il pensiero dell'Autore, che ha creato uno strumento di consultazione accessibile a un pubblico vasto, il CISBA rende quindi liberamente disponibile la pubblicazione e si impegna a garantirne la diffusione soprattutto nei confronti di tutti i cittadini interessati alle problematiche ambientali.
Il testo è organizzato in otto capitoli: alcuni sono dedicati all'impatto delle attività dell'uomo sull'atmosfera e agli effetti biologici degli inquinanti atmosferici, altri ai cambiamenti climatici e ai loro effetti sugli ecosistemi terrestri e sulla salute dell'uomo. Il volume si rivela una miniera non solo di informazioni scientifiche ma anche di elementi della storia ambientale: ogni lettore potrà dunque cogliere gli aspetti più vicini al proprio interesse ed approfondirli attraverso i numerosissimi ed interessanti collegamenti ipertestuali.
|
||
L'acqua per il recupero del clima. Un nuovo paradigma dell'acqua Un nuovo supplemento a Biologia Ambientale 2021, stampato su carta e inviato ai soci CISBA, viene reso disponibile a tutti in formato PDF poiché ritenuto utile per quei movimenti e quelle persone che chiedono azioni concrete per contrastare il riscaldamento globale e il cambiamento climatico.
Il nuovo paradigma dell'acqua è stato concepito da un team di autori il più noto dei quali è Michal Kravčík, ambientalista slovacco insignito nel 1999 del Goldman Prize e sostenitore dell'esistenza di un legame causale fra il drenaggio delle acque (urbanizzazione, agricoltura intensiva, regimazioni fluviali, deforestazione) e i cambiamenti climatici.
Il volume, che rappresenta la traduzione ragionata del testo del 2007, propone contenuti rimasti sconosciuti non solo al grande pubblico ma anche ai movimenti per il clima: il riscaldamento globale e l'incremento degli eventi meteorologici estremi possono essere contrastati non solo riducendo le emissioni climalteranti ma anche – e forse più rapidamente – con misure finalizzate a trattenere le acque piovane nei suoli. Scarica il pdf qui: Kravčík_Un nuovo paradigma dell'acqua |
|
Manuale di identificazione al genere e metodi di raccolta Il CISBA propone un nuovo e interessante strumento operativo per il riconoscimento dei nematodi. I vermi cilindrici a vita libera nelle acque sono organismi di grande successo ecologico ed evolutivo e sono buoni indicatori ambientali; sono importanti nel processo di mineralizzazione del sedimento contribuendo al riciclo della sostanza organica, e sono fonte di cibo per gli organismi macrobentonici. Il manuale edito dal CISBA è stato realizzato dal professor Aldo Zullini, nematologo di fama internazionale, ed è pubblicato in formato PDF come supplemento di Biologia Ambientale. Per facilitare l'individuazione dei dettagli anatomici di importanza diagnostica, il manuale fornisce oltre 1300 illustrazioni e numerosi accorgimenti grafici: esso rappresenta quindi un prezioso strumento per l'approccio allo studio dei nematodi di acqua dolce a livello non specialistico, favorendo l'impiego di questi organismi nel monitoraggio biologico dell'idrosfera. |
|
Webinar: Esempi di gestione di specie aliene invasive
Partendo dalla disamina di una strategia regionale di contrasto, il seminario ha sottolineato la necessità di formare il personale che opera nelle realtà territoriali per migliorare la fase di monitoraggio e di gestione delle specie aliene invasive. Ha poi esaminato i risultati di un progetto di eradicazione segnalando come l'azione dei volontari – colonne portanti dell'attività sul territorio - perda d'incisività al termine di un progetto, e come la mancanza di una normativa che individui “chi fa che cosa” incida sulla realizzazione delle azioni operative. In seguito ha affrontato il tema della presenza di specie aliene invasive in mare - ove l'eradicazione è improbabile se non impossibile – portando l'esempio di una lotta biologica involontaria svoltasi fra due specie aliene di Ctenofori, la prima delle quali particolarmente impattante in quanto si ciba di zooplancton, di larve e di uova di pesci. Per quanto concerne le acque di transizione, ha sottolineato come sia necessario gestire le popolazioni stabili valorizzando la biomassa (edibile e non edibile) attraverso l'attivazione di una filiera con prelievo funzionale della specie invasiva. La registrazione del webinar è disponibile al seguente link |