Biologia Ambientale nasce nell’agosto del 1986 come Notizie CISBA, notiziario del Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale, giovane compagine di biologi che si avvia a intraprendere una lunga strada nella storia della formazione e dell’informazione sui temi del monitoraggio ambientale. Questa prima importante iniziativa editoriale realizza gli intenti dello Statuto e dà il via a un costante rapporto tra il Centro e i suoi Soci. Sostenuto dalla lungimiranza della città di Reggio Emilia e dalla sua amministrazione provinciale, il notiziario vede le stampe come supplemento del periodico mensile locale. Con l’impegno dei pochi ma instancabili redattori e la volontaria collaborazione dei Soci, le pagine del notiziario aumentano di mese in mese e di anno in anno, fino a divenire il Bollettino CISBA che dal 1989, lasciata la prima “esuvia” e staccatosi dal periodico provinciale, assume per la prima volta il nome di Biologia Ambientale, rivista ancora un po’ “rustica” ma sicuramente lodevole negli intenti e nei contenuti.
Nel 2000, grazie a scelte coraggiose e con il sostegno di un competente Comitato Scientifico, viene adottato un format degno di un'autorevole pubblicazione scientifica di settore.
Fino al volume 31 del 2017 la rivista viene pubblicata su carta. A partire dal 2018, per garantire tempi brevi di pubblicazione, la rivista viene pubblicata on line, e dal 2019, pur mantenendo la storica distinzione fra la sezione Lavori Originali e la sezione Informazione & Documentazione, inserisce in quest’ultima CronacAmbiente, rubrica di taglio più giornalistico destinata a ospitare articoli proposti dai Soci, per divulgare servizi e inchieste che riguardano svariati comparti ambientali, temi della sostenibilità ambientale, interviste a persone impegnate nella tutela dell'ambiente e buone pratiche.