Introduzione all’ecologia urbana
Giuseppe Risotti
Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2007
La grande città è il luogo più importante di scambio di idee e di progetti, e anche di flussi di energia e di materia. Tali flussi, che costituiscono sia i fabbisogni che gli scarti, coinvolgono e impattano territori sempre più grandi e lontani dalla città. Un altro aspetto peculiare della metropoli consiste nella enorme concentrazione di individui: infatti è il luogo dove confluisce l’energia intellettuale, dove massime sono le opportunità di sviluppo culturale, ma è anche il luogo più soggetto a rischi, sia naturali che di origine antropica.
Le grandi città presentano un ampio spettro di problemi ambientali che possono essere oggetto di previsione e prevenzione con l’applicazione di principi climatici, biogeografici, geologici, ecologici.
L’Autore mette in evidenza come la pianificazione urbanistica, sia per le città in declino che per quelle in rapida espansione, richieda con urgenza un significativo contributo delle scienze ambientali. Questo sia per assicurare una migliore qualità della vita che per contrastare la minaccia di eventi catastrofici quali inondazioni, frane, terremoti, tsunami, epidemie, blackout, crolli di edifici per deficienze strutturali, incendi ecc. Va da sé che queste considerazioni non possono essere disgiunte da valutazioni socio-economiche, storiche e politiche.
Il testo inizia con un breve esame di come siano state e vengano studiate le città, per poi trattare dello stretto legame fra le funzioni socio-economiche delle città e il loro ambiente bio-fisico. Prende in esame i flussi di energia e di materia –il cosiddetto metabolismo urbano– per poi passare all’analisi della geologia e della biogeografia delle città.
Il volume si pone come obiettivo l’approccio ecologico alla città poiché affronta il sistema urbano sotto l’ottica dei suoi cicli bio-geochimici, con l’intento di mostrare non solo la struttura e le funzioni di un ecosistema sui generis quale è quello urbano, ma anche i processi antropici che portano all’inquinamento urbano e i modi per ridurre, attraverso una politica degli spazi verdi, della tutela degli habitat, del risparmio energetico, della accorta gestione della mobilità urbana, il pesante impatto sui cittadini del loro stesso stile di vita.
Esiste un parallelismo rilevante tra la crisi della scienza moderna, incapace a rappresentare i fenomeni naturali, e la crisi della pianificazione urbanistica, inefficace nell’affrontare la cosiddetta “questione ambientale”, ovvero l’eliminazione di ogni forma di antagonismo tra la rapidissima crescita del tessuto urbano e la lentezza dei processi umani e/o naturali.
Quando si sarà presa coscienza dell’interrelazione che esiste fra la città e la regione circostante, del concetto che la città è un sistema complesso che immagazzina materia ed energia ed elimina scarti di materia ed energia, allora forse si sarà sulla buona strada per migliorare il luogo dove la maggior parte della gente vive e lavora. Infatti, la città è assimilabile a un ecosistema, seppure poco naturale e molto artificiale, al quale possono essere applicate le leggi dell’ecologia per una migliore comprensione delle sue funzioni e della sua struttura trofica.
Perché il libro vuole essere solo una introduzione all’ecologia urbana? Per le strette analogie ma anche per le marcate differenze che esistono fra la città e un ecosistema naturale: un ecosistema naturale è equilibrato, di esso riusciamo a comprendere la struttura e il funzionamento mentre, per la città, un analogo approccio non funziona o funziona male; in un ecosistema naturale esiste un limite alla crescita, mentre la crescita delle metropoli sembra essere illimitata.
Il tentativo di applicare le leggi dell’ecologia al sistema urbano non deve essere una pura esercitazione accademica, come spesso è, ma un modo per cercare di individuare la struttura e il funzionamento di un sistema complesso allo scopo di gestirlo e migliorarlo, perché in questo sistema si vive, con grandi problemi e pericoli: in altre parole un “approccio integrato tra gli aspetti socio-economici e quelli ambientali” deve trasformarsi in “azione di governo” senza restare solo “azione speculativa”.
Purtroppo non si riescono ancora a dominare i gravi e crescenti problemi della città e pertanto la strada da percorrere rimane lunga prima di poter affermare che la città è un ecosistema su cui è possibile incidere per renderlo più vivibile.
Il volume unisce al rigore scientifico dell’approccio teorico la capacità di affrontare in modo pratico le diverse aree problematiche con esempi concreti di applicazione delle metodologie di volta in volta proposte (casi di studio). La trattazione viene affrontata in undici capitoli, per consentire una analisi equilibrata e sistematica dei singoli aspetti; nell’ultimo capitolo vengono illustrate le proposte per una città sostenibile.
Corrado Battisti