Quaderni habitatn 24Biocostruzioni marine. Elementi di architettura naturale
Giulio Relini
Quaderni Habitat, n. 22, 2009
 
Lagune, stagni e delta. Una frontiera fra mare e fiumi
Alessandro Minelli
Quaderni Habitat, n. 23, 2009


Gli habitat italiani. Espressione della biodiversità
Fabio Stoch
Quaderni Habitat, n. 24, 2009

Nel settembre 2009 sono stati dati alle stampe questi ultimi tre volumi della collana “Quaderni Habitat”, nata dalla collaborazione tra la Direzione Conservazione della Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine. La collana, coordinata da Alessandro Minelli, Sandro Ruffo e Fabio Stoch, ha prodotto fino ad oggi una serie composta da 24 volumi di elevato interesse scientifico e divulgativo, molto conosciuti ed apprezzati da appassionati di natura e scienziati, raccogliendo tutti gli ambienti di maggior interesse nel territorio nazionale. I volumi, a carattere monografico, hanno lo scopo di promuovere la conoscenza degli habitat, con particolare riguardo alle comunità che in essi vivono e alle funzioni che svolgono in un più ampio ambito paesaggistico. L’impostazione generale prevede sempre un’accurata descrizione delle comunità vegetali e animali, proposta con linguaggio tecnico ma comprensibile anche ai non addetti ai lavori, e aspetti relativi alla gestione e alla didattica ambientale. Il lettore è comunque agevolato dal glossario riportato in appendice, utile per decifrare il significato dei termini poco comuni.

Il primo volume di quest’ultima serie, “Biocostruzioni Marine” (n. 22), illustra aspetti della biologia marina non sempre conosciuti, almeno nei nostri mari. Tutti conoscono infatti l’importanza delle barriere coralline, nel ruolo di costruttori di interi arcipelaghi nei mari tropicali, anche se la loro notorietà è oggi più legata ad aspetti ludici del mondo dei vacanzieri. Il volume curato da Relini, mostra un mondo forse un po’ meno appariscente dei paesaggi tropicali ma certamente non meno interessante per le dinamiche che lo regolano e le funzioni di habitat che assolve: il coralligeno, complessa formazione biocenotica dell’area mediterranea. Notevole è infatti la varietà di forme, vegetali e animali, che esso ospita, generosamente rappresentate nelle innumerevoli illustrazioni a colori. Oltre alla descrizione delle componenti algali e delle comunità faunistiche del coralligeno, vengono trattate altre biocostruzioni meno note che si manifestano nei vari ambiti dell’ecosistema marino, come le formazioni a corallinacee, le piattaforme a vermetidi, ecc. Completa il volume una disamina dei possibili interventi di conservazione e di gestione di tali ecosistemi.

Il secondo volume, “Lagune, estuari e delta” (n. 23), affronta la complessità di aspetti che caratterizzano l’ambiente di transizione, che separa le acque dolci dal mare. Le dinamiche che regolano l’equilibrio di questo particolare ecosistema sono determinanti per la risposta che comunità, forse meno diversificate ma non per questo meno interessanti per le variegate capacità d’adattamento, forniscono di volta in volta. L’apporto di sostanze nutrienti, l’estrema variabilità della composizione salina delle acque, l’interfaccia provocata dal cuneo salino, i cicli vitali dei vari organismi eurialini che le popolano, sono solo alcuni degli aspetti trattati ed ampiamente illustrati da una ricca rassegna iconografica.

Chiude la serie il volume “Gli habitat italiani” (n. 24), una rassegna della disparata varietà di ambienti che sono disseminati sullo Stivale, sulle sue coste e sulle sue isole. Forse non ne siamo del tutto consapevoli ma questo nostro Paese presenta peculiarità ambientali uniche nel panorama europeo. Culla delle civiltà un tempo, della biodiversità oggi, il mediterraneo è separato in due parti dalla penisola italiana che già di per sé esprime una ricchezza di situazioni che si rispecchia in primo luogo nella diversità dei tipi di vegetazione… come recita l’introduzione curata dagli stessi coordinatori dell’intera serie. Dopo l’interessante prologo sulle origini geologiche dello stivale, che ci accompagna lungo un percorso durato milioni di anni dalla Pangea fino ai giorni nostri, il volume riprende la descrizione delle principali componenti faunistiche e vegetazionali che attualmente caratterizzano gli habitat italiani più tipici, terrestri, d’acqua dolce e marini. Un cenno viene fatto alla conservazione della biodiversità, tema ormai conosciuto ai più ma non ancora patrimonio effettivamente sottoposto a tutela.

I volumi dell’intera collana sono distribuiti gratuitamente fino ad esaurimento e possono essere richiesti al Museo Friulano di Storia Naturale, Via Marangoni, 39 – 33100 Udine, oppure scaricati in formato pdf dal sito: www.comune. udine.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/cittavicina/cultura/it/musei/storianaturale/quaderni/index.html

Gilberto N. Baldaccini